martedì 4 aprile 2017

Gianamleto Feraboli e il gergo della malavita cremonese

In occasione dei tre giorni di  
ANTROPOLOGOS, I dialetti e le lingue madri, Festival in Cremona, 1° Edizione

la Libreria Ponchielli pubblicherà sul suo blog voci da " Bacajàa l'amàaro", studio inedito sul gergo cremonese di Gianamleto Feraboli.

"Esiste nel Cremonese e in tutto il territorio della "Bassa", con le zone di confine di cinque provincie, un gergo chiamato "amàaro" basato essenzialmente sui dialetti cremonesi, una lingua speciale parlata da specifici gruppi sociali che non intendevano farsi comprendere da altri. Una sorta di arma di difesa ideale per gruppi corporativi: girovaghi, venditori ambulanti, artigiani, sensali di animali, accattoni e naturalmente, la malavita. Questo linguaggio nato in strada, in taverna o nel carcere, va inserito nella grande e molteplice schiera dei gerghi della malavita italiana."
             
      dalla prefazione di Gianamleto Feraboli 


Venerdi 7 aprile pubblicazione delle prime voci.

Qui un'intervista a Gianamleto Feraboli

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